La fotocatalisi

Meno invasiva rispetto ad altri trattamenti, la sanificazione per fotocatalisi consiste nella fedele riproduzione di una reazione che avviene comunemente in natura.

I raggi UV del sole sono in grado, per effetto dell’umidità dell’aria e di alcuni metalli nobili, presenti in natura, di dare vita a molecole ossidanti capaci di distruggere con facilità batteri, muffe ed altre sostanze fluttuanti in aria.

La tecnologia basata sulla fotocatalisi riproduce in maniera artificiale questo processo, intensificandolo attraverso l’utilizzo di catalizzatori.

Come funziona? Una lampada UV emette dei raggi ultravioletti che, assorbiti da un filtro realizzato con una particolare lega catalizzatrice (biossido di titanio), inducono le molecole di ossigeno (O₂) a legarsi con le particelle di acqua (H₂O) presenti nell’umidità dell’aria.

La reazione porta alla formazione di molecole di perossido di idrogeno (H₂O₂), comunemente noto come acqua ossigenata, un’efficace sostanza disinfettante in grado di distruggere anche le più resistenti cariche microbiotiche.

Spore, muffe, batteri, allergeni e odori presenti in aria vengono aggrediti dal perossido che, per effetto ossidativo, li decompone portando alla formazione di anidride carbonica (CO₂) ed acqua.

Il principale motivo risiede sicuramente nella scarsa invasività del trattamento, che può essere eseguito anche in presenza di pazienti e persone. Mentre l’ozono presenta alcune controindicazioni in termini di salute (un’esposizione prolungata può rivelarsi dannosa alle mucose orali e più in generale alle vie respiratorie, link al precedente articolo), la fotocatalisi è un processo completamente innocuo, che non richiede lo sgombero degli ambienti da trattare e per cui non occorre effettuare arieggiamenti post-trattamento.

Infine, un altro plus: a differenza di altre tecniche di sanificazione che si fermano all’eliminazione di odori, allergeni e altri microrganismi, la fotocatalisi si rivela efficace anche nei confronti di acari della polvere. Di conseguenza anche il rischio legato ad infezioni cutanee o problemi asmatici sarà maggiormente ridotto.