“Ponte Giulio è stata molto importante per me, sia umanamente che professionalmente. Verso la fine degli anni ottanta si andava delineando la comunicazione d’impresa in Italia ed essere parte di questo mondo, che nasceva e si sviluppava, mi ha dato un’enorme soddisfazione professionale”.
Così Dante Freddi, che per quasi 30 anni ha gestito l’ufficio comunicazione della Ponte Giulio, racconta cosa abbia significato per lui essere parte di quella che lui definisce quasi una seconda famiglia.
“Emidio è stato un amico, dal quale ho imparato moltissimo; Enrico ancora oggi è una persona alla quale sono molto legato, così come a sua moglie ed ai suoi figli. Anche il mio, come quello di Salvatore Spiga, fu in incontro casuale con l’azienda. Ero in cerca di pubblicità per un giornale che stavo creando e mi ritrovai a fare il giornale dell’“Edilsanitari Carloni”. Da lì è iniziato un sodalizio professionale con la famiglia Carloni che ci ha portato a festeggiare le “nozze d’argento” e anche di più”.
Ponte Giulio, Emidio ed Enrico Carloni sono stati una parte importante della mia vita, non soltanto professionale. Con loro ho avuto la possibilità di costruire, sul campo, la mia professione di comunicatore, partendo da un’esperienza giornalistica e dalla passione per quel mondo della comunicazione che, a fine anni Ottanta, si andava abbozzando anche in Italia. Emidio è stato un amico da cui ho imparato moltissimo, perché riusciva a comprendere appieno preferenze e gusti del pubblico a cui ci rivolgevamo. Voleva sempre essere sicuro che i suoi prodotti venissero raccontati in modo credibile. Enrico è stato ed è un amico che sento vicino e a cui sono affezionato, così come alla sua famiglia. È un capo d’azienda concreto, formato, visionario come il padre, una parte imprescindibile del marchio Ponte Giulio, che era ed è emblema non soltanto dei prodotti, ma anche delle caratteristiche professionali e umane di Emidio ed Enrico.
Era il 1987 e andai a visitare l’Edilsanitari Carloni per raccogliere la pubblicità su un giornale che stavo costruendo. Emidio acquistò uno spazio e si aprì un rapporto che, da lì a pochi mesi, si tradusse in una collaborazione per confezionare un giornale aziendale “Informa-Edilsanitari Carloni”. Il giornale durò qualche anno e si dimostrò un efficace strumento di promozione. Da lì iniziò una collaborazione con la società che avevo creato, “Servizi d’immagine”, che in diverse forme è durata fino al 2015, quando sono andato in pensione.
I miei tempi sono stati quelli della carta, ma già nel 2000/2001 Emidio mi spedì a Milano, alla scuola d’azienda della Bocconi, per formarmi sul mondo di Internet. Iniziammo a utilizzare i mezzi della Rete, anche nella comunicazione, e ogni anno avveniva un veloce aggiornamento dell’informatizzazione della Ponte Giulio, sotto ogni aspetto, sia quello della comunicazione che quello dell’organizzazione commerciale e amministrativa.
Ponte Giulio è oltre 25 anni di vita ben spesi, da cui ho tratto esperienze straordinarie e rapporti umani solidi e profondi.
Ponte Giulio è la mia vita lavorativa recente, è Emidio ed Enrico, è i tanti che lavorano o lavoravano lì e sono stati preziosi collaboratori e amici. È la vita che si rimpiange.