Con l’ingresso dell’autunno si fanno strada alcuni dei bonus inizialmente previsti per la prima parte dell’anno. Tra tutti spicca, per il nostro settore, il ben noto Bonus Idrico. Previsto originariamente per Marzo 2021, l’iter di questo incentivo ha subito diversi blocchi che ne hanno impedito l’uscita in Gazzetta fino a qualche settimana fa, quando il testo attuativo è stato finalmente approvato dal Ministero per la Transizione Ecologica. Scopriamone le caratteristiche in dettaglio
FinalitàIl coinvolgimento del Ministero per la Transizione ecologica lascia già intuire quale sia la peculiarità di questo provvedimento, ovvero una sensibilizzazione al consumo di acqua e un efficientamento delle risorse idriche a disposizione. Secondo recenti statistiche elaborate dal Cresme, il 30% dei consumi giornalieri di acqua è imputabile ai soli scarichi di vasi sanitari ed altri accessori dell’ambiente bagno. Le ragioni di questo spreco? Non solo di natura culturale (pur essendo in crescita, la sensibilità relativamente alle tematiche ambientali ed al risparmio di acqua è ancora bassa), ma legate soprattutto alla non giovanissima età media degli elementi di arredo bagno installati nelle case italiane, risalenti perlopiù agli anni ‘90 e con portate di scarico smisurate, di 12-15 litri. Uno spreco che si traduce alla fine dei conti in circa 1,4 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, per una spesa di poco meno di 2 miliardi e mezzo di euro.
Il bonus ai raggi XImporto: 1000€, per le spese di efficientamento idrico effettivamente sostenute dal 1° Gennaio al 31 Dicembre 2021. Beneficiari: il bonus spetta a tutte le persone fisiche maggiorenni residenti in Italia, che vantino un diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento già registrato prima dell’istanza su un edificio, una parte di edificio o una singola unità immobiliare esistente. In caso di cointestatario o di titolari di diritto reale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario o comproprietario dell’immobile. Immobili: il bonus può essere presentato su un solo immobile, per una sola volta e da un solo cointestatario o titolare del diritto di godimento. Spese ammissibili: tre diverse tipologie di spese:
Costituisce reddito imponibile? Il bonus idrico non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del conteggio della situazione economica equivalente Cumulabilità con altri bonus: dal testo attuativo si comprende che questo incentivo risulta alternativo e non cumulabile con altre misure ed agevolazioni di natura fiscale inerenti la stessa materia. Accessibilità alle risorse allocate: si può accedere al bonus previa presentazione di domanda di rimborso. Le risorse allocate ammontano a 20 milioni di euro per tutto il 2021. Le domande sono accolte secondo un ordine temporale e fino ad esaurimento delle risorse allocate. L’erogazione è dunque subordinata all’effettiva disponibilità di risorse finanziarie. Il Ministero per la Transizione ecologica monitorerà periodicamente il flusso di domande e provvederà ad aggiornare la disponibilità di risorse periodicamente sulla base della rendicontazione delle erogazioni. In caso di esaurimento delle risorse allocate, il Ministero provvederà a bloccare immediatamente qualsiasi istanza pervenuta e qualsiasi richiesta di rimborso, dandone comunicazione sul portale per l’accesso all’incentivo.
Presentare domanda L’istanza si presenta registrandosi alla piattaforma appositamente creata sul sito del Ministero per la Transizione ecologica (“Piattaforma bonus idrico”, disponibile ed attiva entro 60 giorni dall’approvazione del decreto ministeriale) L’autenticazione dei dati al momento della registrazione viene convalidata tramite Spid o carta d’identità elettronica. Al momento della presentazione della richiesta di rimborso il beneficiario dovrà specificare il tipo di intervento sostenuto, fornendo tramite una dichiarazione sostitutiva di autocertificazione le seguenti informazioni: