Interior

13/12/2021 - Stefano Pediconi

Bonus alberghi, l'eliminazione delle barriere architettoniche

Tutti in fibrillazione per il nuovo bonus alberghi che si è affacciato tra le iniziative che il Governo ha messo sul tavolo per lo sviluppo. L’articolo 1 del D.L. 152 del 6 novembre 2021 ha finalmente riconosciuto un contributo per le imprese alberghiere, agriturismo, stabilimenti balneari, ristoranti, ed altre tipologie di strutture ricettive. Il contributo sarà erogato sotto forma di credito di imposta fino ad una percentuale dell’80% dei lavori previsti, oltre ad un apporto a fondo perduto nel caso di specifiche condizioni.

Come visto nell’articolo “Turismo: avanti tutta sugli incentivi alle strutture”, parliamo di efficientamento energetico, riqualificazione antisismica, digitalizzazione ma non solo: rientrano nelle opere previste anche quelle relative all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Mai come in questa occasione si scopre quanto lavoro ci sia ancora da fare nel settore in merito all’adeguamento delle strutture: parliamo tanto di inclusività e di accessibilità ma quando si tratta di fornire servizi adeguati per tutte le persone, alla fine c’è bisogno di una spinta per sistemare le cose. Infatti, pur essendo vigente ormai da decenni una legge chiara ed inequivocabile a cui sottostare nella progettazione alberghiera, ancora troppe strutture sono tutt’altro che accessibili.
Gran parte del patrimonio edilizio alberghiero italiano è vecchio e questo è servito come “scusa” per aggirare l’obbligo vigente in termini di eliminazione delle barriere architettoniche.

L’opportunità fornita dal Bonus Alberghi non è da poco, anche se il malcontento del settore non si placa: il plafond sembra troppo limitato per essere di reale beneficio di una categoria così estesa di operatori e per un ventaglio di lavori veramente ampio.

Gli operatori temono un “click day” mascherato dal fatto che sarà redatta una graduatoria in ordine cronologico di presentazione delle domande fino ad esaurimento dello stanziamento del governo, a copertura dei contributi da erogare: 100 milioni di euro per il 2022, 180 sia per il 2023, sia per il 2024, 40 per il 2025.

Al di là di tutti questi dati, resta l’opportunità di spostare la progettazione degli spazi accessibili degli hotel sul piano qualitativo.

Non basta ricevere e spendere i contributi: occorre farlo bene!

È necessario insistere su un tipo di progettazione che permetta di realizzare spazi che nulla abbiano da invidiare agli altri ambienti.

Ne abbiamo già parlato nell’articolo “Il bagno accessibile in hotel” ma è comunque il caso di ricordare l’importanza della ricerca dei materiali, del design e dello studio dell’immagine nella progettazione di uno spazio accessibile.

Il mercato ci viene incontro, perché i prodotti sono sempre più affascinanti e degni del miglior design, pur essendo funzionalmente perfetti per l’utilizzo da parte delle persone con bisogni specifici (e - da ricordare - non solo necessità motorie).

Non c’è limite all’immaginazione e, ora, potrebbe anche non esserci più il freno economico, grazie ai nuovi contributi. Approfittiamo dell’opportunità, preparandoci ai blocchi di partenza: chi si distrae è perduto!

Bonus hotel senza barriere

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