Interior

05/05/2021 - Stefano Pediconi

Interior design professionale per una migliore qualità della vita

Anche in ambito privato è possibile raggiungere ottimi risultati grazie alla professionalità

“L’architettura è un’arte complessa e contaminata dai fatti della vita, dalla scienza, dalla tecnologia, dalla geografia, dal tema della storia e della memoria, dall’economia, dai budget, e tutte queste cose si fondono in qualcosa che deve fornire alla società un edificio duraturo, bello, funzionale, che migliori la vita dei cittadini”

Renzo Piano


“Contaminazione” è una delle power words che ritengo abbiano una forza straordinaria per il concetto che racchiudono in sé: e questa parola, per me, esprime una creatività a tutto tondo, se pensata come connessione tra le arti, musica, poesia, moda, design, architettura, immagine, fotografia o pittura.
Generatrice di idee che prendono vita come risultanti di ambiti così apparentemente diversi che, invece, si ritrovano ad essere facce di un unico solido poliedrico.
Forza procreatrice di progetti concepiti come frutto di pensieri letti attraverso la lente dell’esperienza personale di vita di ognuno.


“Il progetto, frutto di una possente, immensa e gigantesca contaminazione, figlia di una visione surreale condita da quel pizzico di follia che riempie cuore ed anima solo al pensiero, e che è alla base della creatività”



Oggi mi sono alzato filosofo per cercare di spiegare un concetto che faccio fatica ad esprimere, talmente è interiorizzato nel mio modo di sviluppare le idee e i progetti.
Niente voli pindarici ma una chiave di lettura suggerita come strumento concreto, finalizzato allo sviluppo di progetti di interior design di qualità, a cui ho avuto già occasione di fare riferimento parlando di “progettazione emozionale” .

Progetti che cambiano il mondo
Mi piace parlare di progetto di qualità, di quelli che possono cambiare il mondo con la loro bellezza.
Perché prescindere dall’eccellenza anche quando si pensa a riqualificare casa propria? Anche nell’ambito privato è possibile raggiungere ottimi risultati, laddove il semplice “buon gusto” viene superato dalla “professionalità”, che nulla ha a che vedere con la bravura dell’architetto o con quanto ha studiato.
È una questione di approccio e, specificherei, di approccio creativo che nasce proprio dalla contaminazione inconsapevole tra tutte le arti. L’idea può scaturire dallo spunto più banale, che la mente elabora e contamina con l’esperienza vissuta o con le competenze trasversali acquisite, fino a modellare un progetto di senso compiuto.


“Creatività significa collegare cose. Quando chiedi a persone creative come hanno fatto qualcosa, si sentono quasi in colpa perché non l’hanno fatto realmente, hanno solo visto qualcosa e, dopo un po’, tutto gli è sembrato chiaro. Questo perché sono stati capaci di collegare le esperienze vissute e sintetizzarle in nuove cose”

Steve Jobs


Una chiave di lettura
Che processo affascinante!
Concepire in questo modo gli ambienti in cui passiamo le nostre giornate ci permette di arrivare ad una migliore qualità di vita, uno degli obiettivi principali di un qualsiasi progetto di interior design.
Ancora una volta, dunque, nessuna regola preconcetta per la progettazione degli spazi, ma una chiave di lettura che è ben più importante di qualsiasi norma: si tratta di avere il coraggio di guardare oltre il foglio di carta e di spiccare il volo, andando oltre a tutto ciò che è ovvio per raggiungere ciò che è straordinario.

Le immagini di questo articolo sono tratte da "Pixabay"


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