Approfondimento

A proposito della zona doccia, un po’ di storia

La doccia è un sistema i cui elementi hanno una stretta relazione l'un l'altro determinandone l’efficacia, la funzionalità e la bellezza

La doccia ha acquisito nel corso del tempo una valenza che travalica la semplice azione di lavarsi, talvolta viene percepita come un'attività rilassante, più spesso è un mezzo veloce per prepararsi all'attività della giornata che ci attende. Indipendentemente da come possa essere percepita, ed usata, la doccia è in realtà un vero e proprio "sistema" che per funzionare bene a lungo ed essere efficace, riducendo i tempi di manutenzione, richiede una selezione degli elementi in funzione della loro relazione con gli altri e del contesto in cui dovranno essere installati. In questo testo vengono trattati vari aspetti a proposito della zona doccia, indicando e commentando gli articoli che solitamente vengono usati per la sua configurazione.

LE ORIGINI
Le origini della doccia, possono essere individuate tra la Grecia antica e ancor prima l'Egitto, tuttavia agli albori questa pratica non veniva associata all'igiene del corpo bensì alla purificazione dell'anima; l'acqua scendendo dalla testa, e bagnando tutto il corpo fino ai piedi, assumeva un valore simbolico, perché si credeva che avrebbe portato via i peccati e l'anima, di conseguenza, avrebbe ritrovato la sua purezza.

Il moderno concetto di "doccia" si afferma dal XIX secolo; il primo esempio consisteva in un bizzarro apparecchio inventato da William Feetham intorno al 1810. Una pompa consentiva di "sollevare" l'acqua da un serbatoio posto alla base verso un altro contenitore, posto in alto su una struttura che li teneva uniti. Una leva controllava l'uscita dell'acqua che confluiva di nuovo nel serbatoio posto in basso, in questo modo la stessa acqua poteva essere riutilizzata più volte.

Molto più simile alle attuali, è la "douche" inventata nel 1872 dal dottor Merry Delabost, medico della prigione di Rouen, che si prefiggeva di garantire l'igiene ai detenuti i quali, in uno spazio collettivo, potevano gestire il flusso dell'acqua individualmente. Nel 1879 l'esercito prussiano la rese obbligatoria per i soldati e installò docce comuni.

Solo successivamente è iniziata la diffusione all'interno delle abitazioni, riducendo sprechi di acqua, diminuendo le malattie infettive ed aumentando l'igiene delle persone.

LE CARATTERISTICHE
Oggi la zona della doccia ha assunto una valenza diversa dal semplice servizio di veloce pratica per l'igiene del corpo, assumendo la funzione di conforto e rilassamento. Nelle ultime decadi questo sistema di lavaggio personale ha pian piano soppiantato la vasca, anche se le due pratiche in realtà non sarebbero alternative quanto piuttosto complementari.

Una delle ragioni che probabilmente ha determinato il favore della doccia è il consumo di acqua; una doccia veloce consuma una quantità minore se paragonata a quella necessaria per un bagno, purché duri non più di dieci minuti, avendo l'accortezza di chiudere l'erogazione mentre ci si insapona.
Magari un'altra ragione abbastanza consistente a favore della scelta della doccia egrave; per lo spazio richiesto per l'installazione se paragonato a quello di una vasca. Contraddice questa ragionevole ipotesi una pratica, che si è andata affermando nel corso dell'ultimo lustro, per cui si sostituisce una vecchia vasca con una doccia che, recuperando interamente lo spazio lasciato libero, diventa estremamente ampia.


Rimanendo in tema di tendenze per la configurazione della zona doccia, non possiamo dimenticare la walk-in, termine inglese letteralmente traducibile con "entraci", soluzione che prevede l'assenza di porte.
In pratica indipendentemente dal fatto che la doccia sia in un angolo o lungo una parete, un solo pannello, solitamente in cristallo, funge da para-schizzi mentre uno o due lati sono lasciati completamente liberi. Evidentemente il vincolo richiesto da questa soluzione è l'ampiezza che serve a limitare l'uscita di acqua dai lati aperti. Magari una saggia progettazione potrebbe prevedere a tale fine una zona di passaggio intermedia, sufficientemente ampia, dove predisporre nicchie e ripiani per gli asciugamani.

Indipendentemente da "mode" o "tendenze" l'area doccia offre l'indubbio vantaggio di essere estremamente adattabile; in base allo spazio disponibile può essere scelta la conformazione e la struttura. Ancor prima dell'avvento delle "canaline", del resto, in mancanza di spazio si poteva creare una doccia tra un lavabo e un vaso sanitario mettendo lo scarico al centro della stanza e prevedendo una tenda per evitare di bagnare in ogni dove. Una doccia può essere allestita con estrema libertà in un angolo, in una nicchia o lungo una parete e decidere di circoscrivere lo spazio con una tenda, un pannello in cristallo o una cabina. Questa duttilità è il risultato anche dell'evoluzione tecnica che grazie a nuovi materiali utilizzati per la realizzazione dei piatti,
non più limitati alla sola porcellana, sono disponibili in una varietà di forme e dimensioni pressoché infinita.

La più recente evoluzione è stata introdotta con l'uso della "canalina", o canaletta, un sistema di scarico che sostituendo la classica piletta consente di evitare l'installazione del piatto e permettere soluzioni estetiche alternative.
La possibilità di fare quasi scomparire lo scarico minimizza l'impatto visivo della doccia stessa, offre una migliore integrazione con il resto del bagno e asseconda qualunque stile. Installare una "canaletta" offre diversi vantaggi: nessun vincolo di pozione - a filo muro, al centro della stanza o in modo da dividere la zona asciutta da quella si bagnerà durante l'uso -, nessuna limitazione nelle forme e nelle dimensioni, una spesa più contenuta se confrontata all'acquisto di un piatto. Per contro si deve considerare che l'assenza di un piatto e la necessità di poggiare i piedi sul pavimento, l'obbligo di pianificare in fase di progettazione sul nuovo, e l'isolamento della superficie circostante, possono esserne i limiti più importanti.


Consulta le schede dei box doccia


Consulta le schede dei piatti doccia

Box doccia ad angolo due ante
Box doccia ad angolo due ante
Box doccia per angolo
Box doccia per angolo
Box doccia ad angolo a persianella
Box doccia ad angolo a persianella
Box doccia ad "U" realizzato con profili in alluminio, pannelli in poliestere
Box doccia ad "U" realizzato con profili in alluminio, pannelli in poliestere

Box doccia con ante sdoppiate 90x90 cm.
Box doccia con ante sdoppiate 90x90 cm.
Box doccia con ante a libro, 90x90 cm.
Box doccia con ante a libro, 90x90 cm.
Box doccia con ante a libro, 90x90 cm.
Box doccia con ante a libro, 90x90 cm.
Pannello porta pieghevole
Pannello porta pieghevole

Pannello porta con anta sdoppiata
Pannello porta con anta sdoppiata
Pannello porta "saloon" a due ante
Pannello porta "saloon" a due ante
Piatto doccia con profilo di rinforzo arretrato
Piatto doccia con profilo di rinforzo arretrato
Piatto doccia rettangolare, con superficie punteggiata a rilievo
Piatto doccia rettangolare, con superficie punteggiata a rilievo
Piatto doccia quadrato, con superficie punteggiata a rilievo
Piatto doccia quadrato, con superficie punteggiata a rilievo
Piatto doccia con scarico a canale
Piatto doccia con scarico a canale

Piatto doccia con piano a listelli
Piatto doccia con piano a listelli
Piatto doccia tondo con scarico a chiusino
Piatto doccia tondo con scarico a chiusino
Piatto doccia con scarico a chiusino
Piatto doccia con scarico a chiusino
Piatto doccia
Piatto doccia

Piatto doccia a filo pavimento modello 400
Piatto doccia a filo pavimento modello 400
Piatto doccia a filo pavimento modello 400
Piatto doccia a filo pavimento modello 400
Piatto doccia con angolo asportabile, modello 440
Piatto doccia con angolo asportabile, modello 440
Piatto doccia filo pavimento, con scarico orizzontale, modello 430
Piatto doccia filo pavimento, con scarico orizzontale, modello 430

Piatto doccia a filo pavimento
Piatto doccia a filo pavimento