Speciale Cinquantenario
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La storia della Ponte Giulio è anche una storia di persone…
Oggi incontriamo Antonio Moretti, dipendente più longevo e dunque memoria storica dell’azienda
Antonio Moretti con Emidio ed Enrico Carloni

Anche lui, a breve, spegnerà cinquanta candeline. Sì, perché Antonio Moretti è il dipendente più longevo della Ponte Giulio. Responsabile Affari Generali, professionalmente il più “anziano”, e quindi memoria storica dell’azienda.

Assunto nel 1982, collabora con Ponte Giulio dall’anno della sua fondazione. Azienda che lui definisce “scuola di vita, famiglia e realtà unica”…

Quanto ha significato per te lavorare in Ponte Giulio?

Ho iniziato da giovanissimo la mia attività lavorativa ed in Ponte Giulio ho trovato un ambiente familiare che mi ha dato la possibilità di crescere professionalmente. Ho avuto il piacere di conoscere tante persone e collaborare con professionisti, di vari settori, che sono stati per me una vera “scuola di vita”. Di tutto questo, della fiducia e delle opportunità che mi sono state concesse sarò sempre grato alla famiglia Carloni.

Come hai iniziato a collaborare con l'azienda e da quanti anni sei in Ponte Giulio?

Nel marzo del 1972 ebbi il piacere di conoscere il socio fondatore della Ponte Giulio, il signor Emidio Carloni, che mi prese come dipendente presso l’altra sua azienda, la “ditta Carloni Emidio”. La Ponte Giulio venne costituita l’anno successivo, ma io entrai a far parte dell’organico aziendale il 1° luglio 1982. Posso comunque affermare di aver vissuto pienamente, fin dall’inizio della sua attività, i 50 anni della Ponte Giulio ed oggi di esserne orgogliosamente “la memoria storica”.

Cinquanta anni di Ponte Giulio interamente vissuti.Puoi raccontarci i mutamenti che ha vissuto l'azienda in questi anni?

Ho avuto la fortuna ed il privilegio di vivere, in prima persona, le evoluzioni che l’azienda ha compiuto, in quasi cinquanta anni di storia. L’attività della Ponte Giulio è iniziata nel 1973, come industria produttrice di sotto-lavelli, pensili per cucina e mobiletti da bagno. Una prima evoluzione c’è stata verso la fine anni ’70 quando si iniziarono a produrre delle “pareti attrezzate” che venivano impiegate nei bagni delle nuove costruzioni di edilizia residenziale che, in quel periodo, era un settore florido ed in forte crescita. Dall’esperienza acquisita nella produzione delle pareti attrezzate nacque l’idea di progettare le prime “cellule bagno prefabbricate”. In sintesi, erano dei “box” costituiti da pavimento, pareti e soffitto, all’interno dei quali venivano inserite le pareti attrezzate, complete di impiantistica (adduzioni e scarichi), sanitari ed accessori insomma un “bagno completo” che veniva spedito disassemblato e che poteva essere montato in tempi brevi e con pochissime opere edili. Fu un grande successo ed una svolta per l’azienda. Ne furono vendute molte nel settore alberghiero dove, all’epoca, c’erano tante strutture che avevano delle camere senza il bagno. L’altra evoluzione “storica” c’è stata all’inizio degli anni ’90 quando, si iniziarono a fabbricare maniglioni, corrimano, seggiolini ed altri accessori per il bagno nonché, in collaborazione con alcune aziende ceramiche, dei sanitari progettati e studiati per renderli facilmente utilizzabili da anziani e/o portatori di handicap. Grazie a questo “pacchetto di prodotti”, l’ambiente bagno era diventato un luogo gradevole, sicuro e fruibile da tutti. La Ponte Giulio, grazie a ciò che ha costruito nel passato, oggi è presente presso le migliori rivendite di materiali idrotermosanitari in Italia, negli USA, con una propria sede nel Wisconsin, ed in circa altri 50 paesi esteri, con distributori qualificati.

Come è cambiato il tuo lavoro in questi cinquanta anni?

Quando, nel marzo del 1972, entrai a far parte di una delle aziende della famiglia Carloni, in azienda non c’erano computer, ma soltanto calcolatrici e macchine da scrivere. Nel 1974 fu acquistata la Auditronic 730 della Olivetti, un calcolatore elettromeccanico per la gestione della fatturazione e della contabilità: era il primo passo verso la “meccanizzazione” delle procedure amministrative. Poi, nel 1977, Emidio acquistò dalla IBM un Sistema 32. Era un vero computer grande più o meno come una scrivania con stampante e tastiera integrate. Fu il primo sistema 32 della IBM installato in Italia centrale ed il terzo a livello nazionale. L’era digitale, come oggi la viviamo, non si poteva ancora immaginare, ma l’avvento dei sistemi informativi iniziava a diffondersi ed Emidio, fin dall’inizio, ha dotato l’azienda delle migliori attrezzature e tecnologie per la gestione della stessa.

Una parola che descriva per te l'azienda…

Unica.

Per te Ponte Giulio è?

La mia seconda famiglia.

BIOGRAFIA: Antonio Moretti, da luglio 1982 ad oggi, ha lavorato alla Ponte Giulio nella direzione affari generali e come supporto alla direzione aziendale, nell’ambito delle scelte strategiche e sugli investimenti. È responsabile applicazione Sistema di qualità norme UNI EN ISO 9001/2015 e UNI CEI EN ISO 13485/2015. Dal marzo 1972 al giugno 1982 ha lavorato presso la Ditta Carloni Emidio. Ha seguito diversi corsi di specializzazione per il suo lavoro, negli anni, tra cui “Obiettivo Crescita” c/o Sda Bocconi, un corso per Auditor Interno ISO 900 c/o TÜV Management Service ed un corso di Inglese c/o IES - Italian-English School -.