Speciale Cinquantenario
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La storia della Ponte Giulio è anche una storia di persone…
Oggi incontriamo Roberto Morino, ex responsabile organizzazione e sistemi informativi
Roberto Morino

“Era scritto nel destino che, prima o poi, sarei approdato alla Ponte Giulio”

Così racconta Roberto Morino, da un anno in pensione, dopo essere stato per nove anni responsabile organizzazione e sistemi informativi dell’azienda. “Sin dai tempi della mia prima esperienza lavorativa in Itelco avevo avuto modo di avere frequenti contatti con Enrico Carloni e Tonino Moretti, per dei confronti sui sistemi informativi per le aziende: erano i primi anni 80. In seguito questi contatti si sono un po’ diradati, ma non interrotti infatti nel 2005 quando la ponte Giulio stava valutando di cambiare il Software Gestionale, mi chiamò chiedendomi di supportarli nella valutazione. Lì ebbi modo di conoscere più a fondo l’azienda e creare come un legame ancora più stretto con Il Sig.Emidio Carloni ed Enrico. Nel 2012 di nuovo un contatto ed una “visita guidata con il Sig. Emidio Carloni, che si chiuse con un “arrivederci” che era qualcosa di più di un semplice saluto. Infatti poi quando, nel 2013, Enrico mi presentò il progetto “Ponte Giulio 2.0” e mi chiese di prendere parte alla sua realizzazione capii che, dopo tante consulenze, era arrivato il momento di entrare nella squadra/famiglia per contribuire fattivamente a questa bella e solida azienda, che si era saputa affermare in tutto il mondo. Fu veramente una scelta felice, sono lieto e onorato di aver condiviso anche solo una parte di questi cinquanta anni che, per me, hanno significato molto, perché mi hanno fatto trovare, oltre ad un ambiente di lavoro stimolante e appagante, anche una seconda famiglia. Peraltro con Enrico il rapporto è stato ed è veramente speciale, essendosi creata tra di noi una forte sintonia, forse anche per il fatto che ci conoscevamo da così tanto tempo.

Per oltre trenta anni ti sei occupato di informatica aziendale, puoi dirci come si è evoluto il settore?

Se ripenso a quando ho iniziato in Itelco nel lontano 1981, ed agli strumenti, hardware e software, a disposizione in quei tempi, non posso che constatare quale a rivoluzione abbia assisitito in prima persona e, come in altri settori, l'evoluzione nel tempo ha avuto un'accelerazione impressionante. Personalmente ho sempre lavorato soprattutto sui software gestionali, in particolar modo nelle aree di gestione della produzione e di controllo.
Quando in In Itelco realizzammo “fatto in casa “ un MRP da affiancare al programma di contabilità generale della IBM il computer a disposizione - 5120 della IBM - aveva 64kbyte di RAM e due floppy disk da 1,2 Mbyte… Oggi un Iphone 14 ha minimo 128 Gbyte di memoria interna (1 gigabyte è 1.000 Megabyte che ha sua volta è 1.000 kbyte), ma stiamo parlando di un cellulare.
Chiaramente un incremento esponenziale della potenza di calcolo e di memorizzazione ha consentito negli anni ai colossi dell’informatica IBM, HP su tutti di realizzare dei software sempre più evoluti concentrando l’attenzione soprattutto sui settori della manifattura e della vendita. Da MRPI (sola gestione dei materiali) a MRPII (Gestione materiali e capacità produttiva) e realizzazione dei primi Data base di Marketing, precursori dei CRM.
Per farla breve oltre a divenire sempre più complessi ed articolati i software delle diverse aree aziendali sono diventati anche sempre più integrati. Oggi abbiamo gli ERP ,ovvero software che consentono di gestire e pianificare tutti i settori ed i processi aziendali integrati tra loro.
Ci tengo a dire che, pur essendo un informatico, avendo frequentato uno dei primi corsi di Laurea alla Università di Pisa, ho sempre creduto che un software, per quanto evoluto, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non risolve da solo i problemi. Sono l’organizzazione , le persone che ci lavorano, la capacità di lettura e di utilizzo delle informazioni che si possono ricavare che fanno la vera differenza. Per questo motivo ho sempre privilegiato gli aspetti legati alla organizzazione, alle persone ed alla squadra e su questo punto in Ponte Giulio ho trovato terreno veramente fertile.

Ponte Giulio è stata, in qualche modo, precursore non solo dell’arredo bagno ma anche della gestione informatica aziendale. Puoi spiegarci quali sono stati gli step che hanno contribuito a renderla l’azienda moderna e tecnologicamente avanzata che è oggi?

Ponte Giulio ha sempre cercato di stare al passo con i tempi, a livello informatico: ha delegato a società esterne gli aspetti legati alla “modernizzazione” e “manutenzione” dell’hardware, avendo comunque all’interno delle figure di riferimento. Dopo il mio inserimento abbiamo cercato di mantenere sempre aggiornato il sistema informatico aziendale, mentre dal punto di vista organizzativo abbiamo intrapreso un percorso di “miglioramento continuo” che tra le altre cose, doveva tenere conto dei cambiamenti, sia di prodotto sia di tecnologia produttiva che l’azienda stava vivendo Nella programmazione e nell’avanzamento della produzione sono stati apportati cambiamenti che hanno consentito di semplificare i piani di lavoro ed accompagnare il sempre crescente livello di complessità, derivante dall’introduzione di un numero maggiore di prodotti e di personalizzazioni. L’attenzione ai cicli ed ai tempi di lavorazione, la corretta gestione delle anagrafiche ha consentito di tenere meglio sotto controllo sia i dati tecnici che i costi del prodotto. È stato rivista la rendicontazione periodica e la gestione degli ordini di spedizione. È stato implementato un sistema di controllo e gestione, per consentire un attento monitoraggio delle varie aree aziendali. Infine la recente linea di produzione robotizzata, per taglio, foratura, piegatura e lucidatura del tubo inox, ha richiesto una profonda rivisitazione del sistema di programmazione della produzione. Una sfida importante che ha necessitato di un ulteriore investimento in un MES - Manufactoring Execution System -, un software progettato per l’ottimizzazione delle attività di produzione, importante a livello organizzativo e di formazione del personale che si è perfettamente integrato con l’ERP di cui l’azienda dispone da anni. Tutto questo è stato reso possibile dal proficuo spirito di collaborazione e della disponibilità del bel gruppo di colleghi che ho trovato in azienda.

Hai concluso la tua carriera alla Ponte Giulio. Cosa credi di aver lasciato come eredità all’azienda e cosa ha lasciato lei a te?

Penso e spero di aver contribuito, portando un bagaglio di esperienze maturate in altre aziende operanti in diversi settori, ad un percorso di crescita con la fattiva partecipazione e disponibilità delle persone con cui ho lavorato , peraltro con uno spirito di collaborazione che ho molto apprezzato. Cambiamenti piccoli e grandi, sempre condivisi che nel tempo hanno aumentato sicuramente la conoscenza e l’utilizzo del sistema informativo aziendale. È stato anche importante e stimolante aver contribuito alla selezione ed inserimento di un bel numero di giovani tra i 20 ed i 28 anni che negli ultimi tre quattro anni sono entrati in azienda con ottimi risultati.
A me l'azienda ha lasciato il ricordo di tanti bei momenti vissuti in un ambiente che ben si adattava al mio modo di essere, ha lasciato l’amicizia di tante persone con cui ho lavorato bene e con cui ho condiviso la parte conclusiva della mia vita professionale, la consapevolezza di aver contribuito ai buoni risultati della “squadra” Ponte Giulio di cui sono onorato di aver fatto parte.

Una parola che descriva, per te, la Ponte Giulio…

Sono due, ma se le mettiamo insieme può essere anche una sola Azienda/Famiglia , peraltro l’ordine è puramente alfabetico… Veramente per me è stato entrare non soltanto in una azienda, ma in una famiglia. Io ho avuto la grande fortuna di fare un lavoro che mi è sempre piaciuto molto, posso dire che concludere la mia attività lavorativa in Ponte Giulio è stata un po’ la ciliegina sulla torta.. Poter mettere a frutto la propria esperienza lavorativa in un ambiente come quello che ho trovato e con un gruppo di colleghi come quello della Ponte Giulio credo sia stato per me come un premio, credo meritato... Voglio anche “svelare” un piccolo segreto, che con il Sig.Emidio Carloni e la Sig.ra Iolanda ci conosciamo da quando ero bambino , loro conoscevano bene mio padre e mia madre, e avevo ricordi di loro nella mia infanzia. Anche per questo è stato bello dopo così tanti anni trovarmi a chiudere la mia carriera professionale in Ponte Giulio con persone di cui avevo memoria ed una grande stima.

Cosa rappresenta ancora oggi per te?

Per me rappresenta ancora oggi la mia azienda e credo che lo sarà per sempre, così come rimarranno amici i colleghi di lavoro. Capita di prendere il caffè con Enrico in Ponte Giulio e parlo e penso come se fossi ancora direttamente coinvolto in azienda, e mi piace che Enrico mi racconti di quello che si sta facendo trasportato dal suo spirito costruttivo e la voglia che mette nel suo lavoro. Non mi vergogno a dire che ancora non mi trovo così bene nel ruolo di “pensionato” e questo è sicuramente merito di tutti quelli che sono in Ponte Giulio e che ricordo con tanto affetto.

BIOGRAFIA: Roberto Morino è stato assunto nel gennaio 2013 alla Ponte Giulio, dove gli è stata affidata la gestione ed organizzazione dei sistemi informativi. Ha iniziato la sua carriera negli anni 80 all’Itelco per poi lavorare, sempre nel ramo informatico e sistemistico, in diverse aziende italiane . Alla Ponte Giulio ha contribuito all’ingresso tecnologico dell’azienda nell’era 2.0 ed ha messo a frutto le diverse esperienze lavorative fatte. A gennaio 2023 è andato in pensione, ma non manca di visitare, periodicamente, la famiglia Carloni ed i suoi ex colleghi.