Interior

14/06/2022 - Tieffe

Il legno, quel prezioso materiale che migliora la vita di chi ne sta a contatto

Fabrizio Silvi, della segheria F.a.s.s. 2001, racconta ad Over, come le sue case siano anche un vero toccasana per la salute di chi le abita.

C’era una casa molto carina senza soffitto, senza cucina … recitava una famosa canzone per bambini. La casa che vi proponiamo oggi, non solo ha soffitti, pareti e cucina, ma è anche una “casa di cura”. Ben inteso, non stiamo parlando di una residenza sanitaria per anziani, ma di un immobile in grado di prendersi cura di chi lo abita.

Come? Grazie al legno, questo materiale, tra i più antichi e preziosi al mondo, per usabilità, che se utilizzato e trattato nel modo giusto, rende gli ambienti asciutti, caldi, antibatterici e confortevoli.

Ma chi è questo "geppetto", in grado di dare vita a una casa che a sua volta migliora la vita di chi la abita? È Fabrizio Silvi, della segheria F.a.s.s. 2001 di Castel Giorgio, in provincia di Terni.
Proprio a lui abbiamo rivolto alcune domande per meglio comprendere la versatilità e l’innovazione di questo tipo di abitazioni.

Prima di tutto, nella vostra segheria vi occupavate di altro. Come le è venuta l’idea di costruire case?

La nostra attività nasce come azienda di produzione di elementi strutturali in legno: travi, morali, tavole, insomma tutto ciò che è di supporto all’impresa edile. Frequentando fiere di settore sono rimasto affascinato dalle costruzioni di case abitative in legno e ho cominciato ad interessarmi a questo settore, cercando di acquisire più conoscenze possibili, anche partecipando a corsi di specializzazione e convegni sull’argomento. Poi nel 2006, quando abbiamo deciso di realizzare un ufficio staccato dall’area di produzione, si è presentata l’occasione di mettere in pratica quelle conoscenze acquisite, fino ad allora solo teoricamente, e quindi ho pensato di provare a realizzare l’ufficio interamente in legno. Questa costruzione ha fatto scattare in chi ci veniva a trovare la curiosità per questo tipo di edifici, specie in persone sensibili alle tematiche ambientali ed ecologiche, e quindi abbiamo cominciato a ricevere ordini anche da terzi. Con il tempo abbiamo perfezionato tecniche di costruzione e sperimentato materiali diversi, sempre nell’ambito della bioedilizia, migliorando così le prestazioni delle nostre case.

Quali sono i vantaggi in termini di progettualità e fabbricazione di queste abitazioni?

Le costruzioni in legno non hanno limiti progettuali e presentano diversi vantaggi, soprattutto in fase di costruzione: i tempi di cantiere sono molto ridotti perché le pareti vengono tagliate a misura in azienda e arrivano in cantiere già pronte per essere ancorate al cordolo di base e assemblate tra loro. E anche il resto dei componenti giunge in cantiere già pre-tagliato e quindi viene montato facilmente. Tempi di cantiere ridotti significa anche costi ridotti ovviamente e di conseguenza costi certi. Difficilmente ci si discosta da quanto preventivato, anche perché si deve cercare di capire bene già in fase di progetto le esigenze del cliente e quello che si vuole realizzare; diversamente dalle costruzioni in muratura è difficile fare poi dei cambiamenti in corso d’opera. Anche per questo il preventivo alla fine dei lavori viene sempre rispettato, anche se forse la fase progettuale, rispetto alle costruzioni in muratura, è un po’ più lunga.

E in termini di salubrità?

In termini di salubrità i punti forti sono in primo luogo stabilità di temperatura e umidità nell’arco dell’anno. Una casa in legno, per esempio, ci è stata commissionata da una persona con una patologia per la quale aveva bisogno, per evitare dolori e fastidi, di vivere a delle condizioni di temperatura e umidità il più stabili possibile. Nella casa di legno che gli abbiamo costruito, dove c’è una temperatura stabile tutto l’anno tra i 22-24° e una umidità regolare, questo cliente ha decisamente migliorato il proprio tenore di vita, superando le controindicazioni legate alla sua patologia. Un altro punto di forza è sicuramente un ridotto consumo energetico, che significa quindi un bene anche per l’ambiente. Questo tipo di case consumano poca energia: questo si traduce in un benessere per l’ambiente stesso.

Può raccontarci qualche caso di persone che vi hanno commissionato una casa in legno?

Oggi c’è un discreto interesse nei confronti di questo tipo di abitazioni, sulla scia anche di una maggiore sensibilità alle tematiche ambientali ma anche in termini di sicurezza, specie in seguito agli eventi sismici che purtroppo hanno coinvolto negli ultimi anni il nostro paese. C’è forse, però, ancora un po’ di diffidenza perché sembrano quasi delle costruzioni troppo semplicistiche e per alcuni è difficile credere di poterle abitare per tutta la vita. A noi poi piacciono i progetti un po’ più particolari: per esempio la costruzione che più ci ha affascinato e sicuramente inorgoglito è stata quella della casa a km 0. L’abbiamo definita così perché il cliente che ci ha contattato ha voluto utilizzare il più possibile materiale locale. È stato un progetto abbastanza lungo, che ci ha tenuto impegnati qualche anno, proprio per riuscire a trovare delle soluzioni costruttive adatte che rispondessero a questa esigenza. Per esempio il cliente avrebbe voluto utilizzare della zeolite come materiale coibente e quindi abbiamo realizzato dei moduli parete con zeolite e argilla che poi abbiamo fatto verificare all’I.Val.S.A. di Firenze e all’Università di Modena. Quest’idea poi è stata accantonata perché non ha dato risultati soddisfacenti, ma abbiamo proseguito, grazie anche alla competenza e all’aiuto di professionisti e tecnici del settore legno, sulla strada di un progetto che andasse ad utilizzare solo legni locali: robinia, douglasia, castagno, cedro, cipresso. Sono tutti legni che hanno un profumo persistente e che il cliente ha scelto anche per la loro capacità di aromaterapia. L’intonaco di questa casa è stato realizzato in terra cruda, miscelando la pozzolana reperita durante lo scavo delle fondazioni, l’argilla che affiorava nelle vicinanze, il terreno vegetale dello scavo e la paglia del campo adiacente. Un intonaco del genere (circa 3-4 cm posato interamente a mano) ha conferito all’edifico una maggiore massa e si è rilevato un ottimo regolatore igroscopico, facendo anche da volano termico. Insomma è stato veramente un bel progetto soprattutto perché è stato portato avanti anche con il cliente, interessato alle nostre proposte e attento ai particolari, con cui alla fine si è instaurato anche un bel rapporto di amicizia e di stima reciproca ….

Quanto è difficile rifinire un edificio in legno, in termini di intonaco e eventuali maiolicati da mettere nel bagno, in cucina…

Le rifiniture sono tali e quali a quelle di una casa in muratura: la parte strutturale in legno viene completamente rivestita con delle contro-pareti, generalmente in cartongesso, su cui si può proseguire con qualsiasi tipo di finitura, come in qualunque altra costruzione. Certamente noi, in corso d’opera, utilizziamo degli accorgimenti che comunque non dovrebbero mancare nemmeno nelle costruzioni in muratura: siamo particolarmente attenti, con l’utilizzo di guaine, teli e nastri specifici, ad eliminare i ponti termici, per evitare la presenza di umidità e di dispersioni di calore e prestiamo un cura particolare all’isolamento di punti critici, come intorno agli infissi e agli impianti.

Queste case sono totalmente antisismiche vero?

Si hanno sicuramente prestazioni migliori in caso di sisma in quanto la forza del terremoto viene facilmente dissipata dalle connessioni metalliche che, se ben progettate, plasticizzano in caso di evento negativo: l’edificio non cade e qualora abbia dei danni alle connessioni questi possono essere risolti senza uscire di casa e con costi ridottissimi. Un mito da sfatare è sicuramente quello dei danni che si possono verificare in caso di incendio, che in qualsiasi casa si può comunque verificare. Non è vero che una costruzione in legno, in caso di incendio, vada completamente distrutta, anzi il legno collassa più difficilmente del ferro contenuto nel cemento armato.

Quanta richiesta avete, ad oggi, di questo tipo di costruzioni?

La richiesta sicuramente c’è e cresce, di anno in anno. Sono istanze molto diverse, dalla piccola abitazione di 60-70 mq, alla palazzina di 400 mq realizzata a Tuscania per un impianto di produzione di biogas. Qualunque sia il progetto da realizzare, al di là di quello più particolare come nel caso della casa a km 0, ci affascina e ci entusiasma perché amiamo costruire questo tipo di strutture e soprattutto è una mission in cui crediamo. La nostra però è un’azienda artigianale e di piccole dimensioni e riusciamo a realizzare non più di due edifici all’anno, anche perché vogliamo che le nostre costruzioni siano curate in ogni dettaglio, in modo da evitare problemi successivi e garantire la migliore qualità al cliente, in termini di vivibilità e sicurezza.

In termini economici c’è molta differenza di prezzo per realizzarle, rispetto a un edificio costruito in maniera tradizionale?

Spesso i clienti ci chiedono il preventivo per una casa in legno perché pensano che, trattandosi appunto solo di “legno”, possano risparmiare. Non è detto e non lo si può stabilire a priori, perché ci sono altri fattori non immediati che entrano in gioco sull’economicità di questo tipo di costruzioni. Innanzitutto, come già detto, i tempi di realizzazione, con tutti i costi connessi, sono molto più brevi. Inoltre i costi per raggiungere ottime prestazioni energetiche che consentano di risparmiare poi, di anno in anno, sono più bassi in una casa in legno che in una di muratura, per non parlare poi del confort abitativo sicuramente più elevato. Il consiglio, in fase di scelta tra un edificio o l’altro, è quello di paragonare comunque il più possibile edifici che abbiano stessi coefficienti energetici.

Dovete affidarvi a tecnici specifici sia per il progetto che per le parti che non sono eseguite in legno?

Noi costruiamo con due tecniche diverse, a seconda delle esigenze o del gusto della clientela: o con un sistema a pannelli di lamellare o X-Lam o con un sistema a telaio. Mentre nel primo caso i progettisti di zona riescono a darci il giusto supporto tecnico, nel secondo caso ci appoggiamo ad uno studio di Firenze, specializzato solo in costruzioni in legno. Per la parte termotecnica riusciamo tranquillamente ad operare con i tecnici di zona. Possiamo anche realizzare delle abitazioni chiavi in mano, in quanto nel corso degli anni abbiamo selezionato un team di artigiani con i quali c’è un reciproco rapporto di fiducia e di stima e che ormai conoscono il nostro modo di lavorare e le priorità che vogliano siano rispettate, come la precisione nel lavoro, nei tempi e soprattutto il corretto uso di materiali, sempre di qualità.

Un’esperienza che lei giudica vincente, visto che sta costruendo con questo sistema anche la sua di casa…

Si, anche questa è un’altra sfida, perché per noi vogliamo realizzare un edificio se non passivo, sicuramente con alte prestazioni energetiche e per questo stiamo curando molto i particolari, come per esempio l’esposizione al sole. Comunque, ogni costruzione, ogni tetto, ogni struttura è un po’ come un nostro figlio. Tutti i clienti che ci hanno dato fiducia, con le loro idee o le loro paure e le loro reticenze sono stati, per noi, un bagaglio importante di esperienza e di crescita. Ogni lavoro, un po’ più particolare e magari anche un po’ difficile, è stato affrontato come una specie di sfida per le nostre conoscenze e capacità. La soddisfazione del cliente e il rapporto di fiducia che si va creando nel corso del lavoro è sicuramente il nostro maggior compenso e ciò che ci spinge ad andare avanti con entusiasmo.

Fabrizio Silvi

Fass2001: L’azienda, che opera nel settore della carpenteria in legno (capriate, travi, morali e tavole) da più di 10 anni, si è andata specializzando, nel corso del tempo, nella costruzione di strutture sempre più complesse finché nel 2005, dopo un iter formativo che ha comportato la frequenza di diversi corsi e meeting soprattutto nell’Italia settentrionale sulle case in legno, ha realizzato i suoi uffici proprio secondo questa tipologia costruttiva, privilegiando, tra quelli esistenti, il sistema Ballom Frame. L’interesse che ha suscitato li ha spinti ad approfondire la competenza e la formazione professionale offrendo all’azienda nuovi orizzonti, grazie anche alla partnership avviata con alcuni fornitori altoatesini specializzati nel settore. Dopo la realizzazione di tetti ventilati e tetti caldi, nel 2007 l’azienda ha ottenuto la commissione per la prima casa in legno, che è stata costruita su progetto del cliente. Quindi sono stati costruiti edifici di metrature superiori ed a più livelli, in classe energetica A+, con un consumo di 20 kWh/mq. L’azienda è in grado di fornire: assistenza e consulenza tecnica, in fase di progettazione; consulenza sulle nuove normative relative all’efficienza energetica degli edifici e sulle agevolazioni previste per la riqualificazione energetica degli edifici; rilascio dell’attestato di qualificazione energetica da parte di un tecnico abilitato.

Per approfondire visitate il sito www.fass2001.it


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