Interior

20/03/2025 - Francesca Cesarano

Spazi pubblici inclusivi: Il futuro dell’accoglienza

Quando pensiamo all’accessibilità negli spazi pubblici e commerciali, spesso ci limitiamo a immaginare rampe o bagni dedicati. Ma la vera inclusività non si ottiene con soluzioni isolate: richiede un cambio di prospettiva che coinvolga l’intero ambiente. Locali pubblici, autogrill, ristoranti e aeroporti devono essere progettati per accogliere tutti, senza discriminazioni.

Un bar accessibile a qualsiasi tipo di cliente

Dall’accessibilità all’inclusività: una progettazione senza barriere

Gli spazi collettivi devono funzionare per tutti: persone con disabilità, anziani, famiglie con bambini, chiunque possa avere esigenze particolari. Per questo, anziché creare aree riservate, la vera innovazione sta nell’eliminare la distinzione tra servizi standard e servizi “per disabili”, offrendo soluzioni universali.
Prendiamo il caso dei bagni pubblici: oggi molti locali commerciali e ristoranti hanno un bagno dedicato ai disabili, spesso piccolo, nascosto e poco curato. Ma perché non progettare direttamente bagni universali, belli, spaziosi e adatti a chiunque? Una scelta simile non solo evita discriminazioni, ma migliora l’esperienza per tutti gli utenti.

L'importanza degli spazi condivisi

Nei luoghi pubblici, ogni elemento dovrebbe essere pensato per l’uso collettivo.
Prendiamo gli autogrill e le aree di servizio: i percorsi dovrebbero essere fluidi, senza ostacoli, con segnaletica chiara e servizi igienici universali. Nei ristoranti e nei bar potrebbero esserci tavoli accessibili, menù in braille o digitali, personale formato all’accoglienza inclusiva. Immaginiamo di trovare negli aeroporti sedute ergonomiche, percorsi tattili, assistenza rapida per ogni esigenza.
Adottare una progettazione universale non significa solo migliorare l’accessibilità, ma anche offrire un’esperienza superiore, a tutti gli utenti. Un locale progettato con logica inclusiva è più funzionale, più accogliente e, soprattutto, più competitivo sul mercato.

La normativa sull’accessibilità negli spazi pubblici

Le leggi europee e italiane stabiliscono parametri precisi per l’accessibilità nei luoghi pubblici. Il DM 236/89 in Italia definisce le caratteristiche minime di accessibilità, mentre la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità promuove l’inclusione senza barriere.
Inoltre, la normativa UNI 11065:2019 fornisce linee guida specifiche per la progettazione inclusiva, spingendo verso soluzioni che eliminino la segregazione tra utenti normodotati e utenti con disabilità. Questo approccio non è solo un obbligo legale, ma una grande opportunità per migliorare la vivibilità degli spazi pubblici.

Conclusione: l’inclusività è il futuro

Il futuro degli spazi pubblici e commerciali passa dall’inclusività. Creare ambienti accessibili a tutti non è solo una questione di etica o di rispetto delle leggi, ma anche una strategia vincente per chiunque operi nel settore dell’ospitalità e del commercio. Perché un luogo davvero accogliente non esclude nessuno, ma valorizza ogni persona.


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