Interior

28/06/2021 - Stefano Pediconi

Sostenibilità: quando il materiale fa la differenza

La pietra acrilica: non assorbente e non porosa offre gli stessi pregi della pietra naturale, con il vantaggio di poterle dare qualsiasi forma

Leonardo_Glass_Cube_3deluxe_Germany

Benessere e sostenibilità sono due concetti che viaggiano parallelamente. Ma per entrare nel concreto, da dove partiamo?

Un primo approfondimento lo meritano i materiali da utilizzare. Contrariamente a quanto si possa pensare, non si tratta soltanto di prendere in considerazione materie prime non inquinanti o prodotte in natura. Diventa fondamentale il ciclo vitale del materiale e, soprattutto, il suo impatto sull’ambiente, in tutte le sue fasi di vita: come viene prodotto? Come viene trasportato e distribuito? Come viene smaltito? In che contesto sarà utilizzato? In più, sia mai che abbia emissioni nocive negli ambienti!

La questione non è semplice ma la buona notizia è che, malgrado la lunghissima strada ancora da fare, il percorso è iniziato, con la consapevolezza che ogni passo in avanti verso il traguardo è un piccolo contributo che ci permetterà di salvare il mondo che ci è stato donato come casa.

Sono molti i materiali che troviamo reperibili in natura, che possono essere di origine vegetale (legno, cotone, lino, sughero, ecc.), di origine minerale (marmo, pietra, ferro, rame, ecc.) o animale (lana, seta, cuoio, ecc.).

Per esaltarne le prestazioni, esistono, poi, prodotti composti che hanno alla base un connubio di materiali naturali come, ad esempio, la pietra acrilica: non assorbente, non poroso, è un composto da idrossido di alluminio e resina acrilica, con aggiunta di pigmenti colorati. Gli stessi pregi della pietra con il vantaggio di essere prodotto in qualsiasi forma. Non favorisce la crescita di muffe ed è facilmente lavorabile, il che riduce la necessità di sostituirlo. E anche quando dovesse essere necessario, il materiale può essere tagliato, installato nuovamente o trasformato in nuovi prodotti.
Soprattutto, la produzione è a basso impiego di risorse e la lavorazione a “rifiuti zero”

L’idea non è quella di riempire le righe di questo articolo come fosse una scheda tecnica, ma di sottolineare - attraverso l’esempio della pietra acrilica - la complessità degli aspetti da tenere in conto quando parliamo di sostenibilità. Al contempo, risultano evidenti i grandi progressi che ha fatto la tecnologia per andare in questa direzione.

Tornando alla pietra acrilica, per completare il discorso, le applicazioni sono molteplici: Piani per lavabi o lavabi stessi - come quelli prodotti dalla Ponte Giulio – sono gli esempi di uso più comune, ma il materiale si presta per diventare elemento architettonico: ne troviamo nella SPA del prestigioso I-Suite hotel di Rimini e in tante altre situazioni in cui il connubio tra la versatilità del materiale e la creatività del progettista ha permesso di superare qualsiasi limite.

Michael_Wolfson_SPLIT_GILD_stool

Le immagini che illustrano questo articolo sono cortesemente fornite da Hi-Macs, LG Hausys


Articoli recenti della stessa rubrica