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05/07/2024 - Tieffe

“Diversamente” portale: disabili.com la community dell’inclusività

Over ha incontrato Nicola De Franceschi, consulente della testata, per parlare di comunicazione e accessibilità


Oltre mezzo milione di pagine lette al mese. Numeri che fanno di disabili.com un vero e proprio web leader in Italia nella comunicazione a persone disabili, associazioni e addetti.
L’evoluzione dell’informazione e l’uso del web hanno aperto nuove possibilità non solo di diffusione determinate tematiche, ma anche di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su alcuni temi che altrimenti non avrebbero avuto la stessa eco che hanno ora. Non solo: la rete ha reso più semplice l’accessibilità dei contenuti e la possibilità di creare delle community in cui si condividono esperienze, problematiche e notizie utili.
Nicola De Franceschi, consulente di web marketing di disabili.com, ha visto mutare e crescere il portale, in questi anni, sino a diventare un vero e proprio punto di riferimento, non solo per chi ha una disabilità, ma per familiari, operatori sanitari, professionisti o, anche solo, persone convinte che nel terzo millennio la società debba essere inclusiva.
Così disabili.com è arrivato a comunicare la disabilità in maniera diversa, per darne una rappresentazione reale, lontana da stereotipi, e si è trasformato, sempre più, in un canale informativo su diverse tematiche: normative, fisco, lavoro, nuovi prodotti e tecnologie, scuola, medicina e salute, barriere, cultura, vacanze e tempo libero, sport, famiglia e anziani.
Inclusività, dunque, che passa anche attraverso l’informazione: una nuova visione dell’accessibilità, insomma, che comprende anche i contenuti.


Insieme oltre le barriere è il vostro motto. Ma le barriere ci sono ancora e tante. Quali sono le principali problematiche che, come testata giornalistica, vi trovate a “raccontare”?

Le barriere che le persone con disabilità devono affrontare non sono soltanto di natura fisica che limitano delle libertà, ma riguardano anche l'esigibilità dei loro diritti fondamentali. Oltre alle difficoltà negli spostamenti e nei viaggi, le persone con disabilità devono spesso confrontarsi con ostacoli nell'accesso al lavoro, al sostegno scolastico e all'autodeterminazione Queste "barriere invisibili" sono spesso il risultato di una mancata piena attuazione delle norme in materia di inclusione e di una scarsa consapevolezza culturale. In molti casi, le persone con disabilità si trovano a dover lottare per vedersi riconosciuti diritti che dovrebbero essere invece pienamente garantiti e tutelati. Il ruolo di realtà come la nostra è dunque duplice: da un lato, denunciare con forza queste inaccettabili violazioni dei diritti; dall'altro, colmare il gap informativo e culturale che impedisce alle persone con disabilità di poter pienamente esercitare la loro cittadinanza. Occorre promuovere una visione della disabilità come normale condizione umana, meritevole degli stessi diritti e opportunità di tutti. Questo impegno richiede il coinvolgimento attivo di istituzioni, aziende e società civile. Solo attraverso un approccio sistemico e una collaborazione sinergica tra tutti gli attori sociali sarà possibile agevolare l’inclusione e l'autodeterminazione delle persone con disabilità. Comunicare la disabilità comporta due principali sfide. Da un lato, è importante fornire informazioni, spunti e aggiornamenti a coloro che sono direttamente interessati, come le persone con disabilità, i loro familiari e i professionisti del settore. Dall'altro, è fondamentale trattare il tema in modo da permettere anche a chi non ha esperienza diretta di disabilità di entrare in contatto con una rappresentazione realistica di questa condizione, che è solo una delle tante possibili. In questo senso, i mezzi di comunicazione hanno la grande responsabilità di abbandonare narrazioni stereotipate, siano esse di stampo pietistico o eroico, in quanto non riflettono fedelmente la multiforme realtà vissuta dai cittadini con disabilità. Comunicare la disabilità significa
anche portare all'attenzione della società, delle istituzioni e della comunità in generale, una rappresentazione veritiera di questa condizione, contribuendo così a eliminare stigmi e pregiudizi. Infine, possiamo anche dire che conoscere significa avere meno barriere.


Come e perché è nato disabili.com?

Disabili.com è nata come la prima testata giornalistica online dedicata specificamente al pubblico delle persone con disabilità. Questa scelta di pubblicare online, invece che su supporto cartaceo, si è rivelata azzeccata, in quanto le persone con disabilità hanno dimostrato, da subito, di essere molto attive e presenti sulla rete. Un vantaggio significativo della pubblicazione online è la possibilità di aggiornare rapidamente le notizie e renderle permanentemente accessibili agli utenti quando ne hanno bisogno. Inoltre, Disabili.com ha favorito l'interazione e lo scambio di esperienze e informazioni tra i suoi navigatori, ancora prima della diffusione dei social media. Un altro elemento distintivo della testata è l'approccio "friendly" e vicino ai lettori, con l'obiettivo di fornire informazioni chiare e facilmente comprensibili per tutti. Ciò traspare dalla grafica e colori, dalle immagini e dalle possibilità di interazione offerte dal portale. Il focus editoriale di Disabili.com si concentra sulla condivisione di informazioni concrete, aggiornate e pertinenti alla vita quotidiana delle persone con disabilità, trattando temi come lavoro, scuola, diritti, burocrazia e ausili per la vita di tutti i giorni.


La comunicazione è profondamente mutata negli ultimi anni, ma anche le informazioni che vengono cercate dagli utenti. In che modo avete cambiato il vostro modo di comunicare e come ritenete di aver dato un contributo a un’informazione più accessibile?

L'avvento e la diffusione di Internet hanno rappresentato una vera svolta per le persone con disabilità, permettendo loro di accedere alla "piazza digitale" del mondo, in modo finora impensabile. La rete ha offerto a questa categoria di utenti l'opportunità di abbattere le barriere fisiche e sociali che li avevano finora relegati ai margini della società e dell'informazione. Nell'arco degli ultimi due decenni, la nostra testata giornalistica ha attraversato una profonda trasformazione. Siamo passati dal ruolo iniziale di semplice contenitore di notizie frammentate e che erano spesso poco accessibili al pubblico (era il 1999 quando la nostra testata si occupava principalmente di fornire i riferimenti delle associazioni attive sui territori), per approdare a una informazione più generalizzata e in linea con i tempi. Questo cambiamento è andato di pari passo con una maggiore accessibilità e un'attenzione crescente alle risorse territoriali man mano emerse. Ciò ci ha permesso di ampliare il nostro raggio d'azione, offrendo ai nostri lettori una visione più ampia e articolata della realtà locale e nazionale. La possibilità di accedere facilmente a un'ampia mole di informazioni ha costituito un elemento dirompente per le persone con disabilità. I nuovi mezzi di comunicazione, come i social network, hanno inoltre dato loro la possibilità di diventare veri e propri protagonisti, dando voce a istanze e bisogni che in passato erano spesso ignorati o sconosciuti. Oggi assistiamo alla nascita di una vera e propria categoria di "influencer disabili", che sfruttano le potenzialità dei social e del linguaggio video per rendersi visibili, rivendicare i propri diritti e diventare produttori attivi di contenuti. L'immediatezza e la capacità di diffusione di questi strumenti hanno permesso alle persone con disabilità di uscire dall'ombra e di affermare la propria presenza nel panorama mediatico e sociale. Questo fenomeno ha un valore ancor più significativo se si considera che tutti ormai siamo costantemente connessi tramite smartphone e altri dispositivi mobili.


Quest’anno festeggiate 25 anni di attività. Come credete cambierà la comunicazione nel prossimo futuro? Andrà sempre più verso l’affermazione di concetti come universalità e inclusività?

L'evoluzione tecnologica, con progressi nell'IA, realtà virtuale e strumenti di accessibilità, permetterà di sviluppare soluzioni di comunicazione sempre più intuitive e personalizzabili. Parallelamente, il cambiamento culturale potrebbe portare le aziende e istituzioni a integrare maggiormente
l'accessibilità nelle loro strategie. L'adozione di normative e standard internazionali sull'accessibilità spingerà inoltre le organizzazioni a rendere i propri canali di comunicazione e contenuti più inclusivi. Le comunità di persone con disabilità avranno un ruolo sempre più attivo nella co-progettazione di tali soluzioni. Probabilmente emergeranno anche nuovi modelli di business incentrati sull'accessibilità come fattore di valore aggiunto, accelerando ulteriormente l'adozione di approcci "design for all". Speriamo che la comunicazione nel futuro sia sempre più connotata da universalità e inclusività, superando barriere fisiche, cognitive, sensoriali e culturali, per garantire pari opportunità di accesso all'informazione e partecipazione attiva per tutti.


Non credete che l’abbattimento delle barriere passi anche attraverso il superamento della disinformazione e delle fake news?

Viviamo in un'epoca in cui l'informazione è onnipresente, accessibile in tempo reale attraverso una miriade di canali digitali. Questa abbondanza di contenuti rappresenta sia un'opportunità che una sfida per gli utenti. Da un lato, chiunque può diventare un content creator e contribuire attivamente alla produzione di informazioni. Tuttavia, questo fenomeno moltiplicatore aumenta esponenzialmente il rischio di diffusione di fake news e informazioni non verificate. In questo contesto "liquido" e saturato di notizie, il ruolo di fonti informative affidabili e di qualità diventa cruciale, soprattutto per gruppi vulnerabili come le persone con disabilità. Queste ultime hanno spesso maggiori difficoltà nel navigare il labirinto dell'informazione online, con il rischio di incappare in contenuti fuorvianti o addirittura dannosi. Come testata giornalistica, ci poniamo l'obiettivo di mantenere un ruolo di riferimento autorevole per questo segmento di pubblico. La verifica puntuale delle fonti, l'approfondimento dei temi e la produzione di contenuti accurati e veritieri rappresentano la nostra strategia vincente, anche e soprattutto in un futuro dove l'infodemia digitale sarà sempre più pervasiva. Essere un punto di riferimento affidabile per le persone con disabilità significa non solo fornire informazioni corrette, ma anche contribuire a decostruire stereotipi e pregiudizi, promuovendo una rappresentazione autentica e inclusiva di questa comunità.


Voi ospitate anche prodotti e soluzioni sul vostro portale. Secondo i vostri utenti quali ambienti e strutture sono più deficitarie in termini di universal design?

Disabili.com ha svolto un ruolo importante di interfaccia tra le persone con disabilità e il mondo delle imprese. Da un lato, ha permesso di portare a conoscenza delle persone con disabilità le migliori soluzioni tecnologiche e di assistenza dedicate, diventando un punto di riferimento essenziale. Dall'altro, ha rappresentato una voce autorevole per molte piccole e medie realtà produttive italiane del "Made in Italy", aiutandole a raggiungere efficacemente i loro destinatari finali - le persone con disabilità - e a comprenderne meglio le esigenze. Purtroppo, ancora troppi ambienti e infrastrutture sono stati progettati senza tenere adeguatamente conto delle necessità di accessibilità e inclusione per le persone con disabilità motorie, sensoriali o cognitive. Le principali segnalazioni dei lettori di Disabili.com riguardano la mancanza di rampe d'accesso, ascensori, servizi igienici accessibili, segnaletica tattile negli edifici pubblici, così come problemi di accessibilità su marciapiedi, attraversamenti pedonali, parcheggi e mezzi di trasporto pubblico. Anche nelle abitazioni private persistono criticità, specialmente legate all'inadeguatezza di ascensori, bagni e porte/corridoi troppo stretti. Queste barriere architettoniche limitano fortemente l'autonomia e l'inclusione sociale delle persone con disabilità, privandole di pari opportunità di accesso e di partecipazione alla vita pubblica e privata. Il ruolo di Disabili.com è stato quindi fondamentale nel far emergere tali problematiche, fungendo da interfaccia tra i bisogni delle persone con disabilità e le soluzioni/sensibilità delle imprese per promuovere con maggiore efficacia i principi di universalità e inclusività nella progettazione di ambienti, prodotti e servizi, nell'ottica di una società sempre più accessibile e inclusiva per tutti.

Nicola de Franceschi
Nicola De Franceschi consulente ed esperto di web-marketing collabora con Disabili.com dal 2002 e ne ha seguito la crescita di visibilità nei motori di ricerca e l’evoluzione nel corso degli anni. Si è occupato anche dello sviluppo dell'area commerciale e dei rapporti con le aziende inserzioniste.

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