Life-style
06/04/2022 - Redazione
L’esperienza al Camp è molto importante: ci viene spesso raccontata da bambini e famiglie come un autentico momento di svolta nella propria vita. Secondo una ricerca condotta da SeriousFun Children’s Network, di cui fa parte Dynamo Camp, con l’Università di Yale, che ha coinvolto i Camp SeriousFun nel mondo, incluso Dynamo Camp, i genitori hanno rilevato nei propri figli, dopo il periodo al Camp: il 78% un incremento nella sicurezza in se stessi; il 73% un incremento di autostima; l’81% un incremento di maturità; il 76% un incremento in indipendenza; il 72% un accresciuto interesse a partecipare ad attività sociali; il 79% un’apertura a sperimentare nuove attività e esperienze.
Esattamente. Tutte le attività sono accessibili e inclusive: al Camp tutti fanno tutto e sperimentano. Lo Staff Dynamo supporta i bambini affinché possano godere di ogni programma, qualsiasi sia la patologia che li ha colpiti; è appositamente formato nella Terapia Ricreativa Dynamo che comprende anche il sapersi relazionare con bambini con gravi malattie e con i loro familiari, anche da un punto di vista psicologico.
Sì, una presenza fondamentale ma discreta: sono vestiti come lo Staff di attività, con un semplice cordino di diverso colore per il riconoscimento, e raggiungono i ragazzi anche in attività, per la somministrazione delle terapie. Nessuno, a parte i medici, sa che patologia hanno gli ospiti: questo permette di “vedere” il bambino, non la sua malattia. Si tratta di una regola fondamentale dei programmi di Dynamo Camp.
Ne accogliamo più di 70: tra esse, patologie oncoematologiche, patologie neurologiche, e altre patologie gravi e croniche, sordità, neurofibromatosi, cecità, SMA 1, 2 e 3, distrofia muscolare, spina bifida, MAR (malformazioni ano-rettali). E ancora: bambini con necessità di respirazione assistita, con catetere venoso centrale, bambini con sclerosi tuberosa, autismo, sindromi rare, tetra paresi, paralisi cerebrale infantile, bambini affetti da esiti da ictus, sindrome di Rett e altre patologie neurologiche gravi, al Camp da soli o in programmi famiglie coi loro familiari.
Arrampicata, tiro con l’arco, terapia ricreativa in acqua, attività coi cavalli, cani addestrati e animali della fattoria, sono tutte strutturate in modo da essere accessibili a tutti gli ospiti.
Sì, quella di arrampicata: è completamente accessibile anche a chi è in carrozzina, sia per la salita, su passerelle appositamente progettate, sia per la discesa. Anche i bambini in carrozzina possono buttarsi, a bordo della loro carrozzina, dalla zipline.
Non solo: con Radio Dynamo realizziamo programmi radiofonici; con Dynamo Studios ideiamo cortometraggi e video; con Dynamo Art Factory creiamo opere con artisti del panorama contemporaneo dell’arte e con Dynamo Musical musical o sequenze.
Sì, nel gruppo Dynamo, proprio al limitare del Camp, inizia Oasi Dynamo, un’oasi di oltre 900 ettari affiliata WWF, un ambiente naturalistico unico. Ma non solo qui: la nostra Onlus porta la Terapia Ricreativa fuori dal Camp, coinvolgendo bambini e ragazzi malati di numerose città del territorio nazionale lungo tutto l’arco dell’anno. L’obiettivo è rendere la Terapia Ricreativa Dynamo ancora più accessibile, inclusiva e continuativa, andando a coinvolgere bambini e ragazzi che l’hanno sperimentata a Dynamo Camp anche nella loro città o bambini che non la conoscevano.
In quindici anni oltre 75.000 bambini con gravi patologie e loro familiari hanno goduto dei programmi di Terapia Ricreativa Dynamo. Di questi, 20.000 sono stati ospitati presso la struttura di Limestre e 55.000 sono stati coinvolti nei Dynamo City Camp e raggiunti in ospedali, associazioni, case-famiglia. Abbiamo 57 dipendenti, 95 persone di staff stagionale, 30 medici e 45 infermieri per un totale di 227 occupati. La nostra rete ha beneficiato, negli anni, di 9.000 i volontari che da tutta Italia hanno donato il proprio tempo, intelligenza e cuore per rendere possibile il progetto. Sono 184.000 le ore di formazione erogate dalla Onlus in questi anni per la preparazione di staff e volontari.
Sì, un libro fotografico che si intitola “Il diritto di essere felici”, edito da Mondadori, che racconta 15 anni di attività e dà voce a tutti coloro che questi anni li hanno resi unici. 240 pagine cui viene spiegato il Camp dall’idea, alla storia, agli obiettivi per il futuro. Acquistandolo sul nostro sito regalisolidali.dynamocamp.org si può contribuire allo sviluppo delle nostre attività.
Sapere i benefici che il Camp dà. Come testimoniano i commenti dei nostri ospiti e dei nostri volontari e del nostro staff: “Qui mi sento viva perché vedo mio figlio ridere”, ci ha detto una mamma; “Poche cose sanno davvero farti cambiare prospettiva e ti sfidano al cambiamento. Dynamo è una di queste”, ci ha scritto una volontaria; “La felicità mi è stata restituita nel momento esatto in cui sono entrata a Dynamo” ci ha detto Shadia, una volta ospite, da ragazza, e ora parte dei nostri operatori.
Che sono i più veri e quelli che ci scaldano il cuore e che ci danno la motivazione per fare sempre meglio. Eccone alcuni: “Dynamo Camp è indescrittibile”; “Un mondo dove si realizzano i sogni”; “Per me Dynamo è il luogo dove ti capiscono”; “A Dynamo…c’è sempre qualcuno che sta per ridere”.
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