Ponte Giulio ha compiuto, il 6 luglio scorso, 44 anni di attività, concentrati nel rendere l'ambiente bagno, sia pubblico che privato, accessibile a tutti, attraverso prodotti e soluzioni sempre all'avanguardia. Un percorso dedicato con passione e professionalità allo sviluppo di articoli capaci di garantire un uso sicuro e confortevole di ambienti bagno pubblici e privati, riconoscibili per gusto e cura dei dettagli, qualità tipiche del made in Italy.
Tutto nacque nel 1959 quando Emidio Carloni, padre dell'attuale amministratore delegato, aprì una piccola bottega artigianale, ad Orvieto, dove venivano progettati e realizzati sottolavelli in lamiera. Successivamente l'attività si spostò alla produzione di mobili in legno. Nel 1973 arrivò la trasformazione da negozio artigiano a industria: venne acquistato un terreno, in località Ponte Giulio ad Orvieto, e si passò alla realizzazione di mobili destinati all'edilizia industrializzata. Negli anni ottanta si iniziarono a progettare e creare cellule bagno per strutture ricettive, alberghi e collettività, fino a scegliere di spostare il core business dell'azienda su prodotti per disabili e anziani e sistemi bagno sicuri per l'infanzia e per l'hotel".
"Le aspettative di vita - dice Enrico Carloni, amministratore delegato Ponte Giulio - si sono molto allungate. Di conseguenza sono cambiate le necessità del cliente, orientate non solo verso il bello ma anche verso la sicurezza. Per questa ragione abbiamo scelto di accrescere le nostre conoscenze tecnologiche in questo ambito specifico e di dotarci di progetti innovativi e all'avanguardia".
I Carloni hanno, da sempre, basato la loro attività sulla qualità del prodotto, su soluzioni che tengano conto dell'ambiente e della salubrità di quello che viene commercializzato, attraverso la scelta di materie prime selezionate tra quelle prive di componenti pericolosi o dannosi per la salute umana e su processi di smaltimento ecologici. "La forza della nostra azienda è che siamo una famiglia - dice ancora Enrico Carloni".
Una famiglia che conta cinquanta dipendenti, una sede negli Stati Uniti, un branch office con deposito in Inghilterra, partner in Spagna, Germania, Francia.
"Siamo cresciuti giorno per giorno - prosegue l'amministratore delegato - affrontando momenti belli, più difficili, sino alla crisi di questi ultimi anni, che ha così duramente colpito il nostro settore. Proprio nei momenti più difficili abbiamo scelto di investire in nuovi progetti, per differenziarci e trovare ulteriori mercati."
Uno spirito imprenditoriale che si tramanda di padre in figlio: "tutto quello che ho imparato - prosegue Carloni - sia a livello umano che professionale, lo devo a mio padre che ha saputo trasmettermi l'amore per questo lavoro. Spero lo stesso sarà per i miei figli che sono il mio sguardo sul futuro e la capacità di leggere il presente con occhi diversi".
"Questi 44 anni - conclude l'Ad di Ponte Giulio - non ci sarebbero mai stati senza la mia famiglia. I valori che mettiamo nella nostra azienda sono gli stessi che ci tramandiamo da generazioni: uno su tutti, prima del guadagno e del successo c'è l'operare nel rispetto dei propri collaboratori, dell'ambiente che ci circonda e dei clienti. Solo così si può migliorare sempre, e oggi lo posso dire, si possono affrontare le difficoltà e le sfide che consentono di arrivare a spegnere 44 candeline".